Questo libro è il diario che avrebbe potuto scrivere un ragazzo pieno di dolore, divenuto un adulto criminale, un detenuto, e infine una persona che proprio nel riprendere possesso della sua sofferenza antica, anche grazie alla catarsi della scrittura, si scopre forse meno cattivo e meno incattivito.Racconta se non di una conversione, almeno di una chance che dentro di sé forse il protagonista sta finalmente pensando di potersi dare.E' un romanzo che racconta e mescola pezzi di vita vera che l'autrice ha incontrato e ascoltato da bocche di giovani agli arresti domiciliari in comunità di recupero.